Al via il 39° Premio nazionale città di Leonforte  con la messa in scena di “Amabili mostri”

Al via il 39° Premio nazionale città di Leonforte con la messa in scena di “Amabili mostri”

Quello del Teatro del Canovaccio di Catania – in nomination anche per il premio“Miglior attrice protagonista” e “Miglior Grafica pubblicitaria” – è il primo dei tre spettacoli finalisti che giovedì 28 luglio sarà rappresentato all’Arena ex Stazione di Leonforte

A Leonforte è tutto pronto per la XXXIX edizione del “Premio nazionale città di Leonforte”, l’ambito riconoscimento indetto dall’Amministrazione comunale e organizzato dalla “Compagnia Teatrale Stabile dei Nomadi – Luigi Rubino”.
Il paesino incastonato nel cuore della Sicilia e famoso oltre che per la sua monumentale Granfonte anche per la pesca settembrina Igp, è pronto ad ospitare i tre spettacoli selezionati dalla giuria tecnica presieduta dal giornalista e critico teatrale Michele Sciancalepore.
Giovedì 28 luglio alle ore 21 sarà messo in scena il primo dei tre spettacoli finalisti: “Amabili mostri” di e con Valeria La Bua e Davide A. Toscano, che firmano anche la regia, proposto dal Teatro del Canovaccio di Catania.
Cosa hanno in comune Frankenstein, il Vampiro e l’Uomo della Sabbia? Sono mostri letterari così evocativi da vivere ben oltre gli stessi libri per cui sono stati ideati e rappresentati. Sono mostri che hanno infestato il mondo del cinema e dei fumetti, e che ormai fanno parte dell’immaginario collettivo. Ma perché la figura del mostro affascina tanto? Lo spettacolo “Amabili mostri” cerca di rispondere proprio a questa domanda partendo dalla vita dei vari autori (Mary Shelley, John Polidori, E.T.A Hoffmann), perché il mostruoso dice tanto dell’umano. Ne è l’altra faccia, antitetica e complementare. I mostri descrivono le nostre paure, e gettano una luce su cosa nascondiamo sotto il letto. E oggi come allora, parlano di noi più di quanto vorremmo.

“Amabili mostri” di e con Valeria La Bua e Davide A. Toscano

«L’uomo da sempre ha popolato la realtà di creature mostruose: alcune le ha ricavate dalla mescolanza di bestie di diversa natura; altre, invece, sono il frutto di deformazioni, ingigantimenti – scrivono Valeria La Bua e Davide A. Toscano nelle note di regia -. Sono presenze che abitano posti celati, il più delle volte compaiono dall’ombra, dai recessi delle nostre menti turbate. Il mostro è un nemico che proviene dall’ignoto. Ma da cosa deriva la necessità, tutta umana, di creare i mostri? Il mostro è un avvertimento, per metterci in guardia. Ma da cosa? Le risposte sono innumerevoli, potremmo immaginarne una galleria infinita, una biblioteca borgesiana. A ciascun ritratto, deforme, potremmo associare un timore. Il racconto dei mostri è una narrazione sempre contemporanea, come il mito. In questo spettacolo abbiamo esaminato le paure degli uomini dell’‘800, partendo da tre classici della letteratura, e abbiamo scoperto che le paure di oggi non sono tanto dissimili da quelle di chi ha vissuto prima di noi: il timore della perdita, della morte, della solitudine, della diversità. Ciascuno dei mostri creati, infatti, rifletteva una problematica personale della vita degli autori. Abbiamo parlato delle loro vite prendendo come riferimento il terribile “anno senza estate” (quello a cavallo tra 1815 e il 1816), che ha tanti punti di collegamento con il nostro presente. Nonché l’anno in cui questi mostri nacquero. Che il mostro, insomma, ci sia da monito».
Lo spettacolo “Amabili mostri” oltre che all’ambito premio “Migliore spettacolo” concorre anche per il premio “Miglior attore/attrice protagonista”, per l’interpretazione di Valeria La Bua, e al premio “Miglior Grafica pubblicitaria”.

Già dalla prima sera il pubblico presente alla messa in scena sarà chiamato ad esprimere il proprio giudizio, necessario per assegnare il “Premio Gradimento del pubblico”: ad ogni spettatore sarà consegnata una scheda anonima di votazione sulla quale si dovrà indicare un voto da 1 a 4.

Il programma del “Premio nazionale città di Leonforte” prosegue all’Arena Ex Stazione venerdì 29 luglio con la messa in scena di “Tre sull’altalena” del Teatro Stabile di Mascalucia e sabato 30 luglio con “Non è uno spettacolo per bambini – ballata digitale per un pezzo di legno” di Uao Spettacoli di Roma. La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 31 luglio alle ore 21 e vedrà la partecipazione speciale dell’attore Adriano Giannini che interpreterà “L’eterna primavera” di Irene Varveri Nicoletti.

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